Incontro

Alimentare la longevità con la Dieta Mediterranea

Uno stile di vita che viene da lontano

Rita Bugliosi, Stefania Maggi, Elisabetta Moro, Alberto Pilotto, modera: Franco Gambale

La Dieta Mediterranea (DM) è uno stile alimentare caratterizzato da un elevato consumo di frutta e verdura, legumi, cereali e pesce, dal basso consumo di derivati della carne e latticini, e da un moderato consumo di vino rosso. L'alimento principe è l'olio extravergine d'oliva. Riconosciuta dall'Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, la Dieta Mediterranea lascia senza dubbio segni positivi sull'organismo umano: contrasta l'insorgenza di malattie cardiovascolari, del diabete, di alcuni tipi di tumore e ha un'azione protettiva nei confronti dei processi infiammatori e delle malattie neurodegenerative. Il primo a notarne gli effetti positivi fu lo scienziato americano Ancel Keys, promotore del Seven Countries Study basato sul confronto dei regimi alimentari di 12.000 persone tra i 40 e i 59 anni, provenienti da sette Paesi (Finlandia, Grecia, Italia, Giappone, Paesi Bassi, US ed Ex Iugoslavia). Dallo studio emergeva che la mortalità per infarto era molto più bassa nelle popolazioni mediterranee, dove la dieta era ricca di grassi insaturi. Oggi, la diffusione del junk food sta allontanando molti giovani dalla Dieta Mediterranea. Un problema da non sottovalutare se si considera che, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2050, la popolazione mondiale over 60 passerà dai 900 milioni attuali a quasi 2 miliardi. Per contrastare questa tendenza il CNR, nell'ambito del Progetto Invecchiamento, ha dedicato la IX edizione del contest Scienziati e Studenti al tema Dieta Mediterranea: per vivere bene e invecchiare meglio. Il progetto, rivolto ai ragazzi delle scuole medie superiori, mira a sensibilizzare i giovani e a diffondere la cultura della Dieta Mediterranea, stimolando la partecipazione attiva attraverso la realizzazione di video riguardanti questo stile di vita.

Biografie

Rita Bugliosi è giornalista e addetta stampa presso il CNR. È caporedattore della rivista on-line del CNR Almanacco della Scienza. È stata docente di giornalismo nel progetto CNR-MIUR Il linguaggio della ricerca e, sempre per il CNR, ha ideato il progetto Scienziati e Studenti, attivo dal 2005. Laureata in Lettere, ha collaborato come giornalista freelance con varie riviste, tra le quali Salute de La Repubblica e Mente & Cervello. Inoltre, ha scritto la sceneggiatura di due cortometraggi che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti.

Franco Gambale è direttore dell’Istituto di Biofisica del CNR di Genova. Biofisico e ricercatore di professione, è divulgatore, fotografo e fumettista. Membro del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza di Genova, è autore di oltre 100 articoli scientifici e di sei libri di divulgazione scientifica basata sull'uso delle immagini e del fumetto.

Stefania Maggi è dirigente di ricerca presso l’Istituto di Neuroscienze del CNR di Padova. Si occupa di epidemiologia e dell’impatto dell'invecchiamento sul sistema socio-sanitario. Dal 2012 è direttrice del Progetto Invecchiamento, che coinvolge 22 centri di ricerca multidisciplinari in Italia. È presidente della Società Europea di Medicina Geriatrica (EUGEMS) e autrice di più di 200 articoli in riviste internazionali peer-reviewed.

Elisabetta Moro è professore associato di Antropologia Culturale all’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Esperta di mitologie antiche e contemporanee, si occupa di patrimoni culturali Unesco, di antropologia del cibo e di salvaguardia della memoria collettiva. Con il MedEatReserarch, sta ricostruendo la storia della scoperta della Dieta Mediterranea. È editorialista del settimanale svizzero Il Caffè e autrice del libro La dieta mediterranea. Mito e storia di uno stile di vita (Il Mulino 2014).

Alberto Pilotto è direttore della Struttura Complessa di Geriatria dell’E.O. Ospedali Galliera di Genova. È autore di oltre 250 pubblicazioni internazionali e di più 200 articoli su riviste nazionali, capitoli di libri e monografie. È stato coordinatore e collaboratore in progetti di ricerca nell'ambito dell'approccio multidimensionale all'anziano fragile, affetto da deficit cognitivo e disabilità. È membro di numerose società scientifiche.