Matematica e Arte sono davvero due mondi distanti, privi di legami e interessi comuni? No, si tratta di un mito sfatato da tempo: le due discipline intrattengono da secoli una vera e propria “relazione clandestina”. Esistono, infatti, molteplici affinità, più profonde di quanto si sia generalmente disposti ad ammettere. Si possono addirittura scrivere due storie parallele, ricche di rinvii reciproci. Analogie, interessi e metafore si scambiano dall’un all’altro mondo. È singolare l’attrazione che molti artisti hanno provato per la matematica: gli aspetti razionali e quelli creativi dei due universi si intrecciano e si alimentano. Pittori e scultori hanno elaborato e fatto diventare arte il simbolo aritmetico, la figura geometrica, la scrittura formale matematica, l’oggetto matematico astratto concretizzato, ma anche l’idea matematica astratta in sé. Basta pensare a Maurits Cornelis Escher, le cui intriganti geometrie ricordano i principi alla base dei frattali, o a Jackson Pollock, le cui linee apparentemente sconclusionate rivelano l’ordine profondo celato dal caos in superficie. Si tratta di un sogno formale che diventa realtà, di un’astrazione che muta in creazione artistica. Di un percorso di scoperta di queste specifiche opere d’arte, volto a svelare il mondo matematico ricco di fascino che le caratterizza.
Biografie
Bruno DAmore è docente presso lUniversidad Distrital di Bogotà. Laureato in Matematica, in Filosofia e in Pedagogia è PhD in Mathematics Education e PhD Honoris Causa dellUniversità di Cipro. È stato professore ordinario di Didattica della Matematica allUniversità di Bologna. Critico darte militante, è membro dellAICA (Association Internationale des Critiques dArt) dal 1977.
In collaborazione con
Edizioni Dedalo