Lo studio dei segni e la loro correlazione con determinate patologie appartiene alla semeiotica (dal greco “segno” e “arte”), la disciplina che studia il quadro clinico e i sintomi. Prima del XIX secolo la pratica medica si basava su una sorta di interpretazione cooperativa tra medico e paziente. I progressi tecnologici e il supporto digitale hanno consentito di raccogliere, elaborare e studiare una serie di nuovi segni che, sebbene abbiano determinato una sostanziale e graduale rimozione del paziente dal processo decisionale medico, permettono di confermare oppure di rendere improbabile una determinata ipotesi diagnostica. Quattro patologie - l'ittero da calcolosi biliare, l'infarto miocardico acuto, la fissurazione di aneurisma dell’aorta addominale e l'ipertiroidismo - sono descritte in tre passaggi, a partire dal primo contatto con il paziente e dalla prima diagnosi, data dall'analisi dei sintomi e dei segni clinici. Seguono la diagnosi strumentale effettuata dallo specialista, che illustra la tecnologia applicata (ecografia, TAC, RMN, scintigrafia), l’intervento e la cura della patologia. Tra nuove applicazioni in campo medico e tecnologie future, emerge anche il punto di vista dei pazienti, pronti a raccontare la propria storia.
Note
Ulteriori informazioni sul progetto: http://www.galliera.it/good-2016