Da tempo gli scienziati si interrogano sul concetto matematico più affascinante e difficile di sempre: l’infinito. Già per i matematici antichi, da Pitagora ad Archimede, l’infinito fu una spina nel fianco: se ne occuparono eccome, ma nominandolo a denti stretti. Euclide riuscì a dimostrare che i numeri primi sono infiniti senza nemmeno usare la temibile parola. Perfino Galileo arrivò a pensare che sull’argomento la scienza non potesse concludere granché. C’è voluta una rivoluzione, nell’Ottocento, perché la matematica - e noi con lei - riuscisse a maneggiare (con la dovuta cautela) l’infinito: il merito è di Georg Cantor e della sua teoria degli insiemi infiniti. Sotto la sapiente guida di navigatori esperti ci addentriamo nel mondo della matematica, a partire dagli insiemi finiti e dalle quantità incredibilmente grandi, fino alle gerarchie di infiniti... infiniti. Per affrontare lo studio dell’infinito matematico dobbiamo abbandonare la nostra intuizione. Solo così prima ci sorprenderemo, poi ci entusiasmeremo.
Biografie
Bruno Codenotti è dirigente di ricerca presso listituto di informatica e telematica del CNR di Pisa. I suoi campi di interesse sono lalgoritmica per tecnologie web, la teoria dei giochi, leconomia computazionale e, naturalmente, la divulgazione scientifica. È autore di Un biglietto di sola andata. Un invito alla logica e alla teoria dei giochi (Altravista 2015) e, insieme a Claudia Flandoli, di Archimede aveva un sacco di tempo libero (Sironi 2016).
Claudia Flandoli è biologa e grafica diplomata allIstituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di Urbino. Svolge la sua attività come illustratrice free lance, occupandosi di divulgazione scientifica a fumetti. Collabora con lIstituto Italiano di Tecnologia (IIT) del CNR di Pisa.
In collaborazione con
Sironi Editore