Frane e inondazioni sono fenomeni naturali diffusi, ricorrenti e, in Italia, possono rappresentare un serio pericolo. Dal dopoguerra a oggi hanno causato migliaia di vittime; le persone sfollate e senzatetto, poi, sono centinaia di migliaia. Il danno economico provocato dalle frane e dalle inondazioni è in aumento, e i livelli raggiunti non sono più sostenibili. Un tempo si pensava che le frane fossero fenomeni sporadici e che le inondazioni avvenissero in luoghi circoscritti. Oggi sappiamo che non è così. Sono state riconosciute più di mezzo milione di frane in Italia, un numero peraltro ancora sottostimato, e non è possibile pensare di fermarle tutte. Le inondazioni avvengono lungo fiumi, torrenti e coste, anche laddove abbiamo costruito delle opere di difesa. Fra la popolazione italiana la percezione del rischio resta bassa. Ciò non favorisce lo sviluppo e l’adozione di comportamenti singoli e collettivi adeguati a ridurre i pericoli. Eppure, spesso bastano piccoli accorgimenti per salvare delle vite. Quali sono le cause di questi fenomeni? Come varierà il rischio geo-idrologico con il cambiamento del clima? Quali sono i costi economici e sociali del dissesto? E, soprattutto, qual è il comportamento da adottare per ridurre i rischi?
Biografie
Fausto Guzzetti è dirigente di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Da dicembre 2011 è direttore dellIstituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR. Laureato in Scienze Geologiche allUniversità degli Studi di Perugia, ha ottenuto un PhD in Geografia dallUniversità di Bonn. Ha coordinato il Progetto Aree Vulnerate Italiane del Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche. Al momento, per il Dipartimento della Protezione Civile, coordina un progetto per la previsione di frane indotte dalle precipitazioni. Dal 2012 è componente della Commissione Grandi Rischi.
In collaborazione con
CNR - Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica