Si può dire sia nata per caso. Da circostanze del tutto occasionali e a seguito di una delle più fortunate invenzioni della storia della tecnologia, la radio di Gugliemo Marconi. Parliamo della Radioastronomia, una scienza di punta, frontiera di una ricerca che permette di spingere lo sguardo ai confini dell'universo, di verificare la teoria della Gravitazione di Albert Einstein, di scoprire che esistono nella nostra Galassia dei veri e propri “orologi cosmici”, le pulsar. Gli oggetti celesti oltre ad emettere luce in banda ottica – ovvero visibile ai nostri occhi – emettono altre informazioni, anche attraverso le onde radio. Per captarle si utilizza una grande antenna parabolica, o più antenne collegate. Fino all’Ottocento, l’astronomia era esclusivamente ottica: si potevano osservare solo gli oggetti, più o meno brillanti, che emettono radiazione elettromagnetica nella banda ottica. Le onde radio, le stesse che utilizziamo da più di un secolo per tutte le comunicazioni, sono la banda per eccellenza che da decenni ha aperto un'incredibile finestra su un Universo del tutto invisibile e di cui, fino a un secolo fa, si ignorava completamente l'esistenza. Il fatto che una scienza di tale portata sia emersa a seguito dell’invenzione della radio è un po’ insolito: spesso le invenzioni sono frutto della ricerca, non il contrario. Oggi, tuttavia, il debito dell’astronomia nei confronti delle tecnologie di telecomunicazione è saldato: l'invenzione dei sistemi di comunicazione wireless deriva proprio dalle tecnologie astronomiche e dalle tecniche di beam-forming, che costituiscono il cuore di quello che sarà lo Square Kilometre Array - la più grande piattaforma di radioastronomia mai progettata – e rappresentano il futuro delle telecomunicazioni. Il mondo di domani parla di astronomia.
Biografie
Nicki DAmico è presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, professore ordinario di Astrofisica all'Università di Cagliari, ex direttore dellOsservatorio Astronomico INAF di Cagliari e del progetto Sardinia Radio Telescope (SRT). È tra i fondatori di uno dei più prestigiosi gruppi internazionali di ricerca: il Gruppo Pulsar, che negli ultimi trentanni ha realizzato esperimenti rivoluzionari. Tra questi, le ricerche riguardanti la prima pulsar doppia, di cui è stato possibile osservare entrambe le stelle di neutroni (PSR J0737-3039) e testare in maniera indiretta la previsione di emissione di onde gravitazionali da sistemi binari compatti, confermata dalla recente sensazionale prima misurazione diretta delle stesse onde gravitazionali.