Dopo ogni terremoto c’è qualcuno che lo aveva previsto: i Maya, la zia Santuzza, il cane del vicino. I previsori non si fidano della scienza: credono che i rospi scappino prima dei terremoti, che la NATO e le trivelle possano scatenarli, che gli scienziati sappiano prevederli ma non lo dicano perché odiano vincere i premi Nobel. Per orientarci in questo groviglio di scienza e pseudo-scienza, compiamo un viaggio attraverso le narrazioni dei terremoti e dei tentativi di prevederli, costellate di pochissimi acuti e tantissimi fallimenti. Storie di scienziati e filosofi (da Aristotele a Kant, da Lucrezio a Rousseau), di terremoti e previsioni (dalla Cina alla Russia, dalla California a L’Aquila), di teorie bizzarre e personaggi pittoreschi. Fino ai più recenti progressi compiuti dalla ricerca sismologica che, se non consentono ancora la previsione dei terremoti, ci offrono la conoscenza e gli strumenti per una fondamentale riduzione del rischio. Purtroppo, i fatti e le immagini del recente terremoto di Amatrice ci hanno indotti a compiere un balzo indietro di decenni. Come accaduto più volte nella storia, riuscirà un singolo, drammatico evento come quello del 24 agosto 2016 a condurci, con un salto culturale, verso un nuovo Illuminismo sismologico?
Biografie
Alessandro Amato è geologo e dirigente di ricerca presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dove ha diretto il Centro Nazionale Terremoti. È stato membro della Commissione Grandi Rischi. Ha studiato i principali terremoti italiani, pubblicando decine di articoli su riviste internazionali. Da alcuni anni è impegnato nella comunicazione della scienza. Nel 2016 ha pubblicato Sotto i nostri piedi. Storie di terremoti, scienziati e ciarlatani (Codice).
In collaborazione con
INGV - Istututo Nazionale di Geofisica e Vulcanologia