Festival della Scienza

Contenuti del sito

Contenuto della pagina - Torna su


Incontro

Un oceano di microplastiche

Come salvaguardare il futuro del mare
Stefano Aliani, Rossella Bertolotto, Marco Faimali, Francesco Regoli
Tutto, prima o poi, si riversa nel mare. Il ciclo dell'acqua, il grande fluido vitale del pianeta, inizia e finisce nel mare, dove concentra tutti gli agenti incontrati durante il suo lungo percorso. Plastica e microplastiche sono le nuove forme di inquinamento, fino ad ora sottovalutate. Ogni anno se ne producono circa 300 milioni di tonnellate, dei quali più del 10% finiscono negli oceani. I pezzi di plastica, destinati a degradarsi nell'ambiente marino, si frammentano in micro-particelle di dimensioni variabili tra gli 0,3 e 5 mm. Il mare nostrum, il Mediterraneo, chiuso e densamente popolato, è tra i più contaminati al mondo: il valore medio di particelle di microplastica per metro cubo è simile a quello riscontrato nelle isole di spazzatura che galleggiano nell'Oceano Pacifico. Queste forme di inquinamento, fino a poco tempo fa ancora sottovalutate, sono finalmente oggetto di studi che suggeriscono scenari abbastanza inaspettati legati alle loro minuscole dimensioni. Conoscere la "plastisfera" significa comprendere in che modo la presenza di microplastiche stia alterando l'equilibrio degli ecosistemi marini, per valutare, evitando inutili scenari eco-catastrofici, le specifiche potenzialità di rischio ambientale e le possibili strategie concrete per mitigarne l'impatto.

Biografie

Stefano Aliani è ricercatore e responsabile della sede di Pozzuolo di Lerici dell’Istituto di Scienze Marine ISMAR – CNR. Laureato in Biologia Marina, si occupa di influenza dei pattern idrodinamici sugli ecosistemi degli ambienti estremi, di interazione tra processi fisici ed ecologici e del controllo che esercitano sul funzionamento degli ecosistemi. È autore di circa 70 pubblicazioni di tipo scientifico e divulgativo.

Rosella Bertolotto è dirigente presso l'Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure (ARPAL). Organizza le attività di ARPAL in campo marino, coordina il monitoraggio regionale della qualità dell'ambiente marino costiero, il controllo della qualità delle acque destinate alla balneazione, il monitoraggio delle alghe tossiche e i progetti in ambito marino. Dal 2015 è referente Marine Strategy di ARPAL che, come agenzia capofila, coordina le attività di monitoraggio delle ARPA di tutta l’area tirrenica.

Marco Faimali è responsabile della sede di Genova dell’Istituto di Scienze Marine ISMAR – CNR, dove cura l'organizzazione tecnico-scientifica e la gestione del personale in formazione e a contratto. Laureato in Scienze Naturali, nel 2003 ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze Ambientali Marine presso l'Università di Genova. Ha svolto attività di ricerca applicata per più di 20 anni nell'ambito dell'interazione tra materiali e tecnologie, e l'impatto che essi generano nell'ambiente marino.

Francesco Regoli è professore di Ecotossicologia e di Rischio Biologico ed Ecologico presso l'Università Politecnica delle Marche. La sua attività di ricerca si focalizza sull'uso degli organismi marini come bioindicatori, con particolare attenzione agli effetti ecotossicologici dei contaminanti anche emergenti, vulnerabilità delle aree polari e modelli di previsione del rischio ecologico. Coordinatore scientifico di progetti nazionali e internazionali, è autore di più di 150 pubblicazioni.

A cura di

CNR - Istituto di Scienze Marine

In collaborazione con

Università Politecnica delle Marche, ARPAL, Acquario di Genova - Costa Edutainment S.P.A., Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura

Note

Con il patrocinio di AMIU, AMP Portofino, AMP Isola di Bergeggli
 

Versione stampabile

Un oceano di microplastiche
Da 14 anni
il 4 novembre, alle 18:00
Acquario di Genova - Auditorium
Area Porto Antico - Ponte Ambrogio Spinola
Visualizza sulla mappa
 
Ingresso: gratuito
Fino a esaurimento posti