La plastica è preponderante nella nostra vita. La sua produzione a livello globale supera i 300 milioni di tonnellate all'anno che è all'incirca il peso di 54 milioni e mezzo di elefanti africani. In breve tempo la plastica diventa rifiuto e, purtroppo, circa 8.000.000 di tonnellate finiscono inevitabilmente nel grande serbatoio del pianeta: il Mare. I rifiuti plastici in mare si degradano diventando sempre più piccoli; quando sono al di sotto dei 5 mm vengono definiti microplastiche e rappresentano una seria minaccia per l'ecosistema marino. Possono avere effetti diretti sugli organismi, in caso di ingestione, oppure secondari, come quelli legati alle sostanze chimiche che possono essere adsorbite e concentrate dalla loro superficie. Attraverso esperienze pratiche, capiremo come si effettuano i monitoraggi e quali strumenti vengono utilizzati per quantificare la contaminazione; con l'aiuto di microscopi lo sguardo verrà rivolto al micro mondo per individuare i segni che le plastiche lasciano sugli organismi marini e per comprendere come possano rappresentare una reale minaccia anche per l'uomo. Infine, ognuno di noi, potrà contribuire alla realizzazione di un'installazione artistica collettiva di forte impatto visivo per attirare l'attenzione verso una problematica alla quale, ancora, non prestiamo la giusta attenzione.
A cura di
CNR - Istituto di Scienze Marine, Acquario di Genova - Costa Edutainment S.p.A., ARPAL, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura - Servizi Educativi e Culturali, Università Politecnica delle Marche
In collaborazione con
AMIU, Area Marina Protetta Isola di Bergeggi, Area Marina Protetta Portofino