A volte le parole non sono sufficienti. Tracce o impronte possono diventare traduzioni visive funzionali a raccontare, giorno dopo giorno, come in un moderno diario di bordo scritto sui social, i molteplici percorsi segnici intrapresi dal sapere scientifico. Gli studenti dell'Isia di Urbino (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) che rappresenta la principale istituzione universitaria italiana nell'ambito dell'insegnamento del design della comunicazione visiva, coadiuvati dal Prof. Sandro Natalini, docente di Illustrazione, proporranno, mediante i loro segni dal tratto personale, una lettura degli eventi, delle atmosfere, dei momenti e delle esperienze sensoriali che animeranno il Festival. Percorsi segnici, elaborazioni iconiche che si concretizzano su carta, assumendo la forma espressiva di racconti illustrati e sintesi visive, e che traducono l'attività di illustrare nella sua accezione di dare lustro e di chiarire concetti che altrimenti risulterebbero oscuri. Ricorrendo all'arte performativa dello scribing, gli studenti attueranno un'altra forma di traduzione, che permetterà di visualizzare direttamente il linguaggio orale attraverso marche segniche, quali lettering, simboli e disegni. Il repertorio delle forme visive della comunicazione così costruito consentirà di validare la realtà dell'esperienza, anche grazie al ricorso a strumenti come la china, la grafite, i pennarelli, le matite.
A cura di
ISIA Urbino, Sandro Natalini