Festival della Scienza

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Lectio Magistralis

Lo zero, il vuoto e il nulla

Trialogo fra un matematico, un fisico e un filosofo
Claudio Bartocci, Giulio Giorello, Piero Martin, Andrea Tagliapietra
Metti una sera a cena tre compagni di un liceo classico veneziano, che ora sono un matematico, un fisico e un filosofo, e che non si rivedono da molti anni. L’incontro diventa un’occasione per intrecciare lo zero, il vuoto e il nulla, ricostruendo un’avventura “zerologica” che attraversa da sempre la storia del pensiero. La zerologia proposta in questo evento fa vedere come una parte importante del nostro sapere scientifico e della comprensione di noi stessi ruoti attorno a quelle figure privative che la matematica, la fisica e la filosofia hanno condensato nelle idee di zero, vuoto e nulla. Lungi dallo svuotarsi e dall’implodere su se stessa, la macchina della conoscenza umana ha bisogno della grammatica del non, che lo zero, il vuoto e il nulla esprimono rispettivamente nei loro campi, per articolarsi in forme sempre nuove e rimanere costantemente aperta sul futuro. Il negativo che accompagna le avventure del conoscere si sporge su ciò che non sappiamo ancora che, come l’ombra luminosa del nulla, sempre circonda e abbraccia ciò che crediamo di sapere. Concetto “multietnico” per eccellenza, lo zero è esito di lunghe serie di mutazioni, slittamenti di significato, incroci e migrazioni, nel corso di lenti processi di sviluppo e metamorfosi che passano attraverso culture e linguaggi diversi. Non meno articolato il percorso dello “zero pratico”, il vuoto, che ha dovuto attendere lo sviluppo del metodo scientifico per essere compreso. E, con una singolare coincidenza, agli inizi del ‘900, proprio quando si afferma l’aspirapolvere, uno degli strumenti che hanno fatto del vuoto un’esperienza quotidiana, i fondamenti fisici del vuoto stesso sono messi in dubbio, rivoluzionati dall’avvento della meccanica quantistica. Ecco la zerologia: la scienza di quel nonsenso che aiuta a vedere meglio le cose e che, in fondo, è un segreto alleato del senso.

Biografie

Claudio Bartocci insegna Fisica matematica, Geometria e Storia della Matematica all’Università degli Studi di Genova. Tra i suoi libri di carattere non specialistico: Dimostrare l’impossibile. La scienza inventa il mondo (Raffaello Cortina 2014), Numeri (con L. Civalleri, Codice 2014), Una piramide di problemi. Storie di geometria da Gauss a Hilbert (Raffaello Cortina 2012; trad. inglese Birkhäuser, in prep.). Ha diretto, con Piergiorgio Odifreddi, La matematica (Einaudi, 4 voll, 2007-2011).

Giulio Giorello insegna Filosofia della scienza all’Università di Milano e scrive per il Corriere della Sera. Tra i suoi libri più recenti, ricordiamo Libertà (Bollati Boringhieri 2015), Il fantasma e il desiderio(Mondadori 2015), La filosofia di Topolino (con I. Cozzaglio, Guanda 2013), Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo (Longanesi 2010), Lo scimmione intelligente. Dio, natura e libertà (con E. Boncinelli, Longanesi 2009). Ha vinto la IV edizione del Premio Nazionale Frascati Filosofia 2012.

Piero Martin insegna Fisica sperimentale all’Università di Padova ed è fellow dell’American Phyiscal Society. Autore di oltre 100 articoli in riviste internazionali, è responsabile di una task force europea che si occupa di esperimenti di fusione termonucleare controllata, promossa dal Consorzio Eurofusion. All’attività di ricerca affianca un intenso impegno di divulgazione scientifica, con libri, conferenze e partecipazioni a trasmissioni radio-televisive. È autore del libro L’era dell’atomo (Mulino 2014).

Andrea Tagliapietra è professore di Storia delle idee all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove insegna anche Storia della filosofia e Filosofia della cultura. Nel 2004, ha vinto il Premio Viareggio per la Saggistica, nel 2013 quello Viaggio a Siracusa per la Saggistica filosofica. Dirige, con Sebastiano Ghisu, la rivista internazionale di filosofia Giornale critico di storia delle idee ed è direttore del Centro di Ricerca Interdisciplinare di Storia delle idee. Tra i suoi libri più recenti: Icone della fine (il Mulino 2010) e Non ci resta che ridere(il Mulino 2013)

 

Versione stampabile

Lo zero, il vuoto e il nulla
Da 14 anni
il 6 novembre, alle 17:30
Aula Polivalente San Salvatore
Piazza Sarzano
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Ingresso: Biglietti Festival
Prenotazione: consigliata